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La biografia: perché leggerla?

Pochi giorni or sono, parlando con dei giovani della biografia di Lydia Estes Pinkham, che uscirà tra qualche giorno, uno dei più svegli ci ha chiesto: “Ma perché dovrei leggere la vita di una persona che non conosco?”.

Una domanda interessante e che forse merita una risposta molto più ampia di quella che si potrebbe dare così su due piedi (ammetto che la mia prima soluzione era: “Proprio perché non la conosci!”, ma non l’avrebbe aiutato e quindi ho lasciato perdere).

Sulla biografia abbiamo già detto moltissimo nel nostro articolo precedente “Biografia: la vita di carta” che puoi leggere cliccando qui.

Ma perché leggere la biografia di uno sconosciuto?

Per prima cosa, al ragazzino ho risposto con un cordiale: “In realtà non DEVI leggere”. Leggere è un piacere e deve (qui sì che ci sta) rimanere tale.

“A volte, per curiosità o per rispondere a un bisogno di altro tipo, potresti sentire il bisogno di confrontarti con quello che un’altra persona ha fatto, con quello che ha passato, imparando un pochino dagli errori che ha commesso, dal modo in cui li ha affrontati o no, da come li ha risolti o da come li ha accettati”.

Il ragazzino sembrava soddisfatto e ho piantato lì, ma la risposta ha continuato a crescere nella mia mente…

La biografia è uno dei generi letterari più amati, ma è anche piuttosto complesso da realizzare: affinché sia fedele e rispecchi effettivamente la storia vissuta dal/dalla protagonista è necessario che l’opera finita si porti dietro un lavoro non indifferente di documentazione e ricostruzione che molto spesso occupa tempo e risorse non indifferenti.

È un genere, quindi, a suo modo già “prezioso alla nascita” per il lungo lavoro che comporta ma può diventare importantissimo per il lettore. Qui vi illustro quali sono, per me.

Il conforto

Forse non è il primo vantaggio che viene in mente se si parla di leggere una biografia, ma trovarsi di fronte la vita di una persona può aiutare a trovare differenze e punti di contatto con la propria, paragonando le esperienze che si sono vissute; di fatto, può fornire anche una sorta di conforto a dolori e sofferenze, a difficoltà e perplessità.

Se, ad esempio, si sta vivendo un periodo difficile in campo affettivo o familiare, leggere di una persona famosa che ha affrontato un percorso simile, con gli stessi dubbi e difficoltà, può essere di conforto e sollievo; e non è detto che questo sia solo momentaneo. Molto spesso la fama e il successo di una persona la mostrano sempre “al top” della condizione, sempre felice e dalla vita perfetta; comprendere invece che anche gli altri, anche i più famosi, provano le medesime sensazioni, le stesse emozioni, le solite condizioni di tutti, a volte può aiutare a rimettere il tutto nella giusta prospettiva.

L’esempio

Questo è – devo riconoscerlo – il motivo per cui siamo così affezionati a questo genere letterario. A volte abbiamo domande che non possiamo fare a tutti e viviamo condizioni che non possiamo condividere con tutti, quindi abbiamo necessità che si potrebbero definire non comuni. Personalmente, ho sempre trovato molte più risposte nella vita vissuta di altri, che nelle loro parole soltanto.

La vita di un imprenditore, di uno sportivo, di una persona che ha raggiunto a suo modo ciò che gli altri gli riconoscono come successo è una fonte inesauribile di suggerimenti, esempi, risposte, strategie e abitudini. Molto più delle parole dette a voce, che possono essere dimenticate, e dei consigli che ancora più spesso vengono lasciati cadere nel vuoto.

Le parole possono essere usate per tantissimi scopi, anche per mentire, ma dobbiamo ricordarci che la vita è principalmente il risultato delle idee che si sono nutrite e delle azioni che si sono messe in campo. E non mente, quasi mai.

La motivazione

Se abbiamo un sogno, un desiderio, un progetto che fatichiamo a raggiungere, spesso la distanza che ci separa da questi obiettivi potrebbe scoraggiarci e privarci di energia.

In questo caso, poter leggere di persone che invece hanno raggiunto gli obiettivi o realizzato il loro sogno può tirar fuori quella “garra”, quella determinazione, quello spirito di sacrificio momentaneamente sopito. Intendiamoci bene, se queste cose non ci sono, nessun libro le creerà. Ma se albergano in noi stanche e demoralizzate, una biografia può farle divampare.

È proprio per questo che il primo libro della nostra collana “Le biografie” è dedicato a un’imprenditrice: perché abbiamo la certezza che il tessuto imprenditoriale italiano abbia bisogno anche della componente femminile per prosperare in questo preciso periodo storico; componente che potrebbe essere dirompente e invece molto spesso i “non riesco”, insieme ai “non sono capace”, ed ai “è difficile per una donna come me” ne impediscono la nascita e lo sviluppo.

Lydia Estes Pinkham è un esempio di come con poche risorse, in un ambiente assolutamente ostile, in un periodo storico affatto vantaggioso, con conoscenze apparentemente insufficienti, una donna, prima solo madre e moglie, possa costruire una carriera solida e far prosperare un impero economico, solamente ascoltando, credendoci, lottando.

Un esempio di motivazione, di forza, di coerenza, di costanza.

Quindi, perché non iniziare l’avventura nella biografia acquistando il libro di Sammy R. Danna “Lydia Pinkham. The Face That Launched a Thousand Ads” nella versione tradotta da Valentina Dragoni, in uscita il 31 agosto su Amazon oppure più semplicemente prenotandolo cliccando qui.

Oppure aspettare che escano le altre biografie… ce ne sono alcune in programma veramente interessanti!!

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