AudioLibri

L’audiolibro è semplicemente una traccia audio che contiene la lettura di un’opera letteraria, cioè di un libro, interpretata possibilmente da un professionista. Con questa definizione sgombriamo il campo da un equivoco: libri letti da un motore di sintesi vocale, secondo noi di Wiseman, non sono audiolibri.

Nati originariamente come strumento per consentire la lettura a chi non poteva, tipicamente non vedenti, gli audiolibri sono stati prima incisi su vinile, poi su audiocassetta e infine, con l’avvento delle tecnologie digitali, masterizzati prima su CD audio poi su file, tipicamente il formato mp3 o in alternativa l’Ogg Vorbis.

Solo in questi ultimi anni hanno però raggiunto una diffusione capillare: secondo una ricerca Nielsen per Audible, il canale di vendita di Amazon che ormai è leader nel settore, gli “audiolettori” sono il 17% della popolazione. Nel 2022 la percentuale è aumentata del 2% rispetto al 2021, arrivando a superare i 10 milioni. La ricerca, presentata al Salone del Libro di Torino il 19 maggio di quest’anno, evidenzia che “il 40% degli italiani ha ascoltato un audiolibro nell’ultimo anno e l’11% del campione è un heavy user“, cioè ascolta audiolibri con regolarità ogni settimana.

Attenzione al sentirsi minacciati: chi ascolta audiolibri NON LEGGE MENO, dato che il 35% degli intervistati dichiara di leggere SIA libri cartacei SIA audiolibri…

Perché gli audiolibri hanno successo?

Le ragione di questo successo sono chiare:

1- gli audiolibri sono facilmente fruibili: costano meno del libro, si acquistano con un click, possono essere ascoltati anche facendo altro (leggere un libro è certamente più impegnativo) e riempiono i momenti della nostra giornata che altrimenti sarebbero vuoti (i viaggi in auto e le code in tangenziale, il tempo speso in metro o impiegato nella corsa);

2- gli audiolibri – SE BEN FATTI – fanno emergere, grazie alla lettura interpretativa di professionisti, tutte le sfumature che nella lettura personale silenziosa vanno perse. Da questo punto di vista un audiolibro può essere emotivamente più coinvolgente rispetto alla lettura personale.

Perché una Casa Editrice dovrebbe pensare a un audiolibro?

L’industria dell’editoria a volte è molto conservatrice e troppo spesso poco aperta alle novità che i tempi fanno emergere; questo ha determinato l’iniziale scetticismo nei confronti di questo nuovo media, seppur per breve tempo dal momento che i libri da ascoltare hanno conquistato il mercato, anche quello dei lettori forti: perché questi NON sostituiranno mai il libro stampato, che mantiene un fascino, un potere e uno status inattaccabili.

Gli audiolibri si possono affiancare ai tradizionali libri cartacei per raggiungere una fetta di mercato che questi ultimi non potranno mai esplorare: quella di chi non è un assiduo lettore perché non riesce a dedicare tempo, perché ha difficoltà oggettive nella lettura o chi semplicemente preferisce ascoltare un racconto piuttosto che leggerlo in formato cartaceo o digitale.

Una categoria in più oltre al libro cartaceo e al libro digitale, che in alcuni ambiti potrebbe far lievitare di molto le vendite del catalogo.

L’audiolibro è complementare al libro cartaceo e al libro digitale.

Lo sostiene Juan Baixeras, Country Manager Audible in un’intervista che puoi leggere integralmente qui. E consente di AUMENTARE le vendite, non di cannibalizzarle, come si potrebbe superficialmente pensare. Ciò non vale solo per i classici, molto scaricati, ma anche per le novità che in molti casi vengono ascoltate e poi acquistate fisicamente.

Dice sempre Baixeras,

C’è un rapporto di continuità e complementarietà col mondo cartaceo: magari vai in libreria a comprare una novità, vedi tra i classici un titolo già letto anni fa, ti ricordi di quanto è bello e lo ricompri. Anche in audio funziona allo stesso modo.

Perché deve essere professionale

La creazione degli audiolibri da parte di una Casa Editrice non può essere improvvisata come invece alcuni fanno affidandosi all’autoproduzione, ossia leggendo il libro e registrandosi con un microfono. Le ragioni sono essenzialmente due:

1- La qualità dell’audiolibro incarna la qualità del libro e sopratutto il livello qualitativo della Casa Editrice;

2- In autoproduzione si perdono tutti i vantaggi della lettura interpretativa, che è fatta di tono, timbro, sentimento, ma anche suono e ambientazione.

Quindi per produrre un audiolibro che possa essere venduto, è necessario affidarsi a un team di professionisti, con un Foley Artist, un product manager e degli speaker professionisti.

Il costo di produzione? Non è assolutamente elevato quanto si potrebbe immaginare: per avere un preventivo e magari verificare più in profondità questa opportunità, puoi scrivere a info@wisemansrl.com.