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Editoria 2024: cosa aspettarci?

Dai bilanci dell’anno appena concluso alle previsioni per nuove sfide

L’anno appena concluso ha visto l’editoria italiana affrontare numerose sfide: il 2023 è stato ancora caratterizzato da alcune criticità economiche, come il costo della carta, le spinte inflattive, le differenze tra realtà solide a livello finanziario ed editori con difficile accesso al credito, oltre al blocco dei prezzi dell’editoria scolastica e universitaria e la sempre presente pirateria fisica e digitale (a questo proposito, è possibile consultare l’indagine svolta da AIE nel 2022 a questo link).

Tuttavia, l’editoria italiana è riuscita a mantenere la sua competitività, che la rendono il quarto mercato per valore sviluppato (dopo la capolista Germania, la Francia e la Gran Bretagna), a conferma che l’offerta proposta e la dinamicità dimostrata sono due delle strategie vincenti per consolidare questo importante settore economico.


Ma veniamo ai dati del mercato dell’editoria

Nel Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2023 presentato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) alla Frankfurter Buchmesse, associazione che ha poi discusso il report di ricerca durante la manifestazione Più Libri Più Liberi (tenutasi questo dicembre a Roma), il mercato editoriale italiano è piuttosto stabile, con un valore di 3,4 miliardi di euro.

Il mercato trade (ossia composto dalle librerie fisiche e online e dalla grande distribuzione) rileva un valore delle vendite, calcolato sul prezzo di copertina, in crescita dello 0,3% rispetto al 2022, mentre il numero delle copie vendute è in calo di 1,3%. Librerie fisiche e GDO restano i canali preferiti per l’acquisto dei nostri libri, mentre le librerie online sono ancora in calo rispetto al 2022 (anno i cui si era osservato un balzo strepitoso in avanti rispetto al 2019, ovviamente motivato dalla pandemia e quindi dall’impossibilità di acquistare fisicamente i titoli).

Dimostrando che nonostante tutto siamo ancora molto legati alla carta.

In tutto questo, la quota dei piccoli e medi editori copre il 50,1% del mercato nei primi undici mesi dell’anno appena trascorso.

In sostanza, l’andamento complessivo del 2023 ha quasi ricalcato quello del 2022, e solo in due periodi i lettori italiano hanno acquistato più copie rispetto ai corrispondenti dell’anno precedente.

Un’offerta editoriale ampissima… forse troppo?

Il totale dei titoli pubblicati nel 2023 è stato di oltre 87 mila, +2% rispetto al 2022, portando così il catalogo dei titoli disponibili a 1,4 milioni, in crescita del 7%.

E non vi stupirà sapere che da molti anni va avanti una riflessione tra gli addetti al settore su quanto il settore editoriale sia ipertrofico rispetto all’effettivo valore sviluppato che, a conti fatti, non è per nulla marginale ma che a fronte di una quantità di titoli così ampia forse dovrebbe rivedere le proprie dinamiche.

È pur vero che questa pluralità di voci all’interno di questo mercato è comunque un segnale di apertura e di vivacità, ma forse lo è altrettanto il fatto che in alcuni casi la quantità non corrisponde alla qualità… è una riflessione se vogliamo anche un po’ provocatoria, ma come casa editrice appena nata crediamo sia doveroso interrogarci anche sulle dinamiche di questo mondo peculiare che è l’editoria.

Ma torniamo a noi e ai dati: nell’anno appena passato la narrativa ha confermato il suo primato nelle vendite, seguita dalla saggistica (incluse le biografie e la manualistica): infatti, non sarà forse un caso che il titolo più venduto del 2023, l’autobiografia di Harry Windsor Spare – Il minore, rientri proprio in questa categoria. I fumetti e i libri per bambini e ragazzi invece hanno registrato una flessione rispetto al 2022.

Detto questo, l’indagine di AIE mette in mostra però un dato molto solido: nel 2023 il mercato editoriale italiano resta saldamente di catalogo, dato che quasi il 70% delle vendite è costituito dai titoli pubblicati negli anni precedenti.

E l’estero?

Il 2023 è stato un anno discreto per l’editoria italiana all’estero, con una buona vendita dei diritti a editori stranieri; i generi in cui siamo più presenti contano libri per bambini e ragazzi, saggistica, narrativa e manualistica non universitaria; chiudono la serie gli albi illustrati. Tuttavia, resta ampissimo lo squilibrio tra i contratti acquistati dal mondo anglosassone (il 64% del totale) e quelli venduti (8%).

L’area in cui l’Italia vende più contratti è l’Europa, nella quale spiccano Spagna, Francia e Polonia, seguita dall’Asia e dal Centro/Sud America. Parlando di lingue, visto che anche noi siamo una casa editrice che pubblica opere in traduzione, in Italia si traduce soprattutto dall’inglese, seguono poi francese, tedesco, giapponese, spagnolo, coreano, svedese, cinese, danese e portoghese.

L’editoria italiana nel 2024: cosa dobbiamo aspettarci?

Il 2024 sarà un anno importante per l’editoria italiana, dacché il nostro paese sarà l’Ospite d’Onore alla Frankfurt Buchmesse, la più importante fiera del settore in Europa; sarà di certo un’occasione imperdibile per mostrare la vitalità di questo settore e cogliere, con ottimismo, le opportunità offerte dal mercato internazionale.

Ma possiamo ipotizzare le tendenze editoriali del prossimo anno?

  • Il digitale: nonostante la frenata del canale, che aveva ovviamente visto una crescita esponenziale durante la pandemia, il digitale continua la sua presenza stabile, grazie alla comodità d’acquisto e alla fruizione sempre più e quote di mercato grazie alla comodità, alla convenienza e alla personalizzazione dell’esperienza di lettura.
  • L’attenzione alla sostenibilità: in parte potrà essere dovuta ai costi di produzioni che in questi ultimi anni sono aumentati, in parte questa tendenza intercetta una dimensione sempre più presente in moltissimi settori dell’economia. Attenzione rivolta a materiali ecosostenibili, con processi di produzione a basso impatto ambientale, oltre che con contenuti che promuovono la consapevolezza e la responsabilità sociale.
  • La valorizzazione della diversità: la ricerca di storie e di voci nuove, diverse e in un certo senso dissonanti non è mai mancata nel mondo editoriale, perciò lo sguardo rivolto verso nuove prospettive si confermerà sicuramente anche in questo 2024.
  • L’innovazione tecnologica: di certo i libri non possono restare indenni dall’avanzata delle tecnologie, come sta succedendo con l’irrompere della AI. In un mondo in cui sta diventando sempre più difficile distinguere il reale dall’artificiale, governare questo movimento assume un’importanza che non è più trascurabile.

In Wiseman non vediamo l’ora di percorrere questo 2024 insieme a voi, con nuove sfide editoriali, proposte selezionate e curate per offrirvi i migliori titoli nel settore del business, della crescita e della biografia.

Intanto potete dare un’occhiata al nostro catalogo qui e sui nostri canali social per scoprire le nostre novità e i nostri eventi. A presto!

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