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La saggistica nell’era veloce dei social media

È possibile sfruttarli per diffondere nuovi modi di pensare e comunicare?

Bentrovati! Gennaio è ormai concluso e in casa editrice siamo tornati a pieno regime, con titoli da selezionare e idee da sviluppare.

Per questo secondo articolo del nostro Wiseblog vogliamo sottoporvi una riflessione che da qualche giorno stiamo approfondendo in redazione: quanto i social media impattano sul modo in cui la saggistica viene diffusa, discussa e consumata? Hanno un ruolo positivo o no nella trasformazione del panorama della letteratura non fiction?

Esploriamo in questo articolo le molteplici sfaccettature di questo legame, vedendo se e come i social hanno modificato il modo in cui consumiamo e condividiamo informazioni.

Saggistica? Si grazie!

Abbiamo già dedicato un articolo del nostro Wiseblog alla saggistica, in particolare quella letteraria, che ha avuto e ah tuttora un ruolo importante nella diffusione del sapere.

Ma anche la saggistica è stata toccata dal cambiamento che l’era dei social ha portato al nostro modo di apprendere e riflettere. È di certo un momento di grande vivacità per i lettori e gli scrittori, che possono entrare in contatto ed esplorare entrambi nuove forme di comunicazione e connessione.

Ma quali sono le sfide, ma anche le opportunità, che un genere come la saggistica si trova davanti?

  • Accessibilità: ovunque e in qualunque momento possiamo accedere a una vasta gamma di saggi e articoli con un solo click. Abbiamo la conoscenza a portata di mano, ma spesso è anche più superficiale.
  • Influenza e influencer: scrittori, divulgatori e intellettuali possono raggiungere un pubblico globale, avendo un grande impatto sul pubblico. Ma la pressione a semplificare i contenuti per renderli accessibili a un pubblico spesso non attrezzato per interpretare le informazioni può compromettere la profondità del discorso.
  • Interazione: sui social si può dialogare direttamente con gli autori; ciò rende la saggistica un’esperienza più interattiva e coinvolgente.

Qual è la caratteristica in comune di tutte queste possibilità che ci danno i social?

L’immediatezza.

Le informazioni sono a portata di click e i lettori possono reagire, rispondere e commentare i contenuti degli autori.

Questo è il modo in cui i social hanno stravolto il modo in cui la saggistica viene condivisa e discussa. Prima dell’era digitale, le opere di saggistica raggiungevano il pubblico soprattutto attraverso i canali tradizionali quali librerie o riviste specializzate. Di fatto, era un genere piuttosto di nicchia, rivolto a un target di lettori che cercavano un certo tipo di informazioni ed erano anche disposti a pagarle di più. Ora piattaforme come Facebook, Twitter, Instagram e TikTok mostrano gli autori che condividono le loro idee in tempo reale con un pubblico globale, in modo diretto e personale.

Inoltre, la condivisione virale permette ai contenuti (anche quelli purtroppo non troppo ben strutturati) di diffondersi alla velocità della luce raggiungendo anche chi non è un lettore abituale.

Autori come Malcom Gladwell hanno utilizzato piattaforme come Twitter (l’attuale X) e Instagram per raggiungere lettori in tutto il mondo, condividendo estratti e riflessioni e interagendo con i loro follower.

Comunità, gruppi e echo chamber

I social media hanno facilitato la formazione di gruppi di lettura e comunità di discussione intorno a temi affrontati nei saggi. Ora la platea per condividere le proprie riflessioni, consigliare un saggio che ci ha colpito o anche scontrarsi con chi non ha la nostra stessa opinione è di fatto immensa, contando che ogni piattaforma ha le sue peculiarità.

Un esempio su tutti è Goodreads, social libresco dove lettura, virtual bookshelves e valutazioni a stelline sono il pane quotidiano di milioni di lettori che aggiungono, votano e suggeriscono nuovi titoli.

Spesso le comunità librarie sono molto compatte e “devote” al proprio libro/autore preferito: questo qualche volta rischia di trasformarle nelle cosiddette echo chamber, ovvero luoghi metaforici in cui idee e opinioni vengono amplificate o rafforzate dalla ripetizione fino al punto in cui ogni parere discordante o alternativo è cassato o non rappresentato.

Questo è un meccanismo tipico dei social media, che grazie agli algoritmi, tendono a suggerire agli utenti i contenuti che più somigliano e/o confermano le loro opinioni, escludendo a prescindere quanto c’è di diverso.

Sembra un paradosso, nel mondo delle infinite informazioni, ma è soltanto il rovescio della medaglia.

Rischio fake news

Un altro fenomeno che riguarda in particolare la saggistica, e la divulgazione in generale, è quello della diffusione delle fake news.

Gli autori di saggistica hanno una grande responsabilità nella lotta contro la disinformazione. La notizie false sui social media proliferano ed è cruciale che gli scrittori forniscano informazioni accurate e basate su prove.

Di fatto, si basa sulla credibilità delle affermazioni: la fiducia dei lettori va conquistata e mantenuta dimostrando integrità, dal momento che le idee (anche quelle contenute nei saggi) hanno un impatto sull’opinione pubblica.

Ma la responsabilità è anche in capo ai lettori, che devono pretendere chiarezza e fonti e devono imparare a selezionare le voci da seguire.

La saggistica può svolgere un ruolo cruciale nell’educare i lettori a diventare consumatori critici di informazioni, ma anche i lettori devono impegnarsi a discernere tra fatti e opinioni.

La saggistica può offrire strumenti critici e risorse per valutare le fonti di informazione: sta anche al lettore imparare a navigare consapevolmente nel mondo delle informazioni.

Nuove Forme di Narrazione

Detto questo, vediamo quali sono le strade che la saggistica può sfruttare per arrivare a sempre più lettori e dar loro la possibilità di accedere alle informazioni e interpretarle nel migliore di modi.

Micro-saggistica

I contenuti brevi stanno cambiando il modo in cui la saggistica viene presentata e consumata. La micro-saggistica permette agli autori di esprimere idee complesse in modo conciso e accessibile. Il rischio è sempre quello dell’eccesso di sintesi e semplificazione, ma è innegabile che ci siano almeno due grandi vantaggi:

  • Immediatezza: i lettori possono assorbire informazioni rapidamente e con facilità.
  • Creatività: autori e lettori possono sperimentare con formati e stili di scrittura.

Video e Podcast

Questi formati offrono un modo innovativo per esplorare temi complessi in modo coinvolgente.

  • Accessibilità: i podcast possono essere ascoltati ovunque e in qualunque momento, rendendo la saggistica più fruibile.
  • Visualizzazione: niente di meglio di un bel video sulla peste del Trecento, no?

Il legame tra saggistica e social media è diventato sempre più forte, trasformando il modo in cui la conoscenza viene diffusa e consumata.

Come tutte le forme letterarie, anche la saggistica può ottenere grandi vantaggi, facendo emergere nuove forme di narrazione e fornendo opportunità senza precedenti per autori e lettori.

Quindi, leggete saggistica anche sui social se vi va… Se invece siete affezionati al cartaceo, fate un giro nel nostro shop per scoprire tra le nostre collane qual è il saggio più adatto a voi!

Al prossimo Wiseblog!

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