Abbiamo chiesto all’autore del libro “Le basi del Mindset Imprenditoriale”, Flavio Flamini, di scrivere una recensione del suo lavoro.
Abbiamo voluto metterlo alla prova… ecco cosa ci ha inviato.
“Una delle definizioni di recensione – direttamente dal Vocabolario Treccani – è: “Esame critico, in forma di articolo più o meno esteso, di un’opera di recente pubblicazione”.
La casa editrice che ha pubblicato il mio ultimo libro, “Le basi del mindset imprenditoriale” mi ha chiesto di farlo, ed io – non lo nascondo – sono imbarazzato.
In primo luogo, perché sono molto critico con il mio lavoro in generale: ad esempio, evito di rileggerlo, preferendo il supporto della correttrice delle bozze che ha davvero fatto un grande lavoro.
Ed evito perché a me non piace quasi mai quello che scrivo, come forma.
Nella sostanza invece, e credo sia importante, il libro racconta quali sono i fondamenti sui quali un imprenditore – o chiunque ambisca ad esserlo o a diventarlo – può costruire la sua impresa. In effetti è una rapida rassegna dei 4 tratti della mentalità che consentono all’Imprenditore di crescere e, così, far crescere la propria impresa.
Le imprese non crescono per il mercato che si dilata o si contrae; non si sviluppano perché il momento è favorevole e non arrivano al successo perché l’idea è geniale: le imprese crescono in margine e fatturato perché crescono le persone sulle quale poggiano.
E per crescere, l’essere umano ha sempre utilizzato il paragone, il confronto.
Ciò che mi piace delle Basi del Mindset imprenditoriale
In tanti anni di consulenza strategica di impresa e in tanti anni di imprenditoria sul campo ho avuto la possibilità, io per primo, di confrontarmi con la mentalità di numerosi imprenditori, dal libero professionista al CEO navigato ed esperto, e l’opportunità di capire e verificare alcune cose che ho provato a condividere nel libro.
La prima cosa è che non siamo legati alla nostra mentalità come crediamo. Noi possiamo decidere le nostre idee, influenzare i nostri pensieri e migliorarli, peggiorarli, fermarli e lasciarli andare. Però nessuno ce l’ha mai fatto notare, né tantomeno provare, quindi siamo convinti di essere fatti in un modo solo.
La seconda cosa è che non si diventa imprenditori per elezione divina, per diritto di nascita o per diritto di famiglia. Si diventa imprenditori per scelta. Forzata o meno, ma sempre di scelta si tratta.
E se scegli di fare l’imprenditore, allora puoi a maggior ragione scegliere se lavorare o meno su alcune importanti questioni che fanno una grande differenza e che rappresentano le basi:
- Un approccio libero, il più possibile indipendente e personale.
- Il concetto di responsabilità.
- Un “nuovo” paradigma per leggere gli eventi, anche se piuttosto che nuovo dovremmo dire “spietato”…
- Un approccio da Cristallo o da Farfalla.
Scoprire come queste basi si riverberano sulla capacità di ciascuno di comunicare o sull’idea che ciascuno ha di se stesso, ossia sulla propria autostima, è stato un meraviglioso viaggio alla scoperta di atteggiamenti efficaci e di intuizioni feconde. In me e nei miei Clienti.
Ciò che NON mi piace delle Basi del Mindset Imprenditoriale
Io sono sempre critico e per onestà non posso fermarmi a questo. Ciò che non mi piace di questo libro è che non ho uno stile raffinato ed emotivamente coinvolgente.
Il libro è scritto “di pancia”, cioè senza tendere a una scrittura perfetta, e molto spesso mantenendo il tono confidenziale, diretto e schietto delle mie formazioni e delle mie sessioni di consulenza. Troppo? A ciascun lettore il diritto di deciderlo.
E poi il libro non è perfetto: scrivendolo avrei voluto e forse dovuto raccontare molto di più, approfondire molto di più, curare molto di più. Lo farò, forse, nel prossimo libro, ben consapevole che se si attende la perfezione non si parte mai.
Ecco, sono partito semplicemente, ben consapevole di aver solo messo nero su bianco anni di esperienza, di tentativi, di insuccessi e di obiettivi centrati. Il prossimo sarà migliore, forse.
Ma se vuoi confrontarti con qualcosa di provato, di diretto, di sperimentato, allora il lavoro che abbiamo fatto è ciò di cui hai bisogno.
Lo trovi su questo sito e su Amazon.
Ti chiedo una cortesia: recensiscilo, nel bene o nel male. Nel bene, aiuterai altri che sono indecisi ad immergersi nella lettura; nel male, aiuterai me a migliorare. Ed è tutto quello che conta.
Buona lettura
Flavio Flamini”