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Podcast

Lo vuoi sapere velocemente o nel dettaglio?

Cominciamo con la versione breve: Il podcast è la raccolta digitale di contenuto audio molto simile ad un programma radiofonico, a puntate, in genere specializzata in determinati argomenti, caricato su apposite piattaforme che ne consentono la fruizione (cioè l’ascolto). Diciamo che potrebbe essere considerato l’anello mancante tra il Video ed il Libro, con la freschezza dell’audiolibro in diretta TV.

In brevissimo, è un programma audio ad episodi che puoi ascoltare OnDemand.

In realtà è un pochino più complicato spiegarlo bene: cominciamo dal nome, che deriva dalla crasi di “IPOD” (il celeberrimo device di Apple) e “Broadcast”, che indica una trasmissione “da uno a molti”, o “cast” che in inglese significa trasmettere. Quindi, mettendo insieme i due componenti di cui sopra, possiamo dire che il significato di podcast è trasmettere tramite un iPod (o, come si può facilmente immaginare, anche altri mezzi).

Per inciso, sembra – ma non abbiamo trovato conferme ufficiali a questa che potrebbe essere una fake di dimensioni immani – che il termine IPod sia stato scelto dal termine “pod” che letteralmente vuol dire “baccello” cioè piccolo ma potente contenitore…ambasciator non porta pena…

La nascita del podcast potrebbe essere individuata alla fine degli anni Novanta, quanto la connessione internet cominciò ad essere diffusa anche in ambiente domestico e quindi upload e download cominciarono a diffondersi con facilità; sono gli anni di Napster, per intenderci e della digitalizzazione della strumentazione per la produzione audio, con novità come il software di editing Protools e registratori portatili come il Sony Minidisc.

Ma è con l’avvento dei lettori MP3 e soprattutto, nel 2001, del primo IPod (presentato il 23 ottobre 2001 di fronte ad una platea molto scettica…) che il fenomeno comincia a dilagare, diventando di fatto un fenomeno mainstream con la funzionalità ad hoc dell’IPod Nano (trionfale l’accoglienza, in tanti ricordano il “Mi sono sempre chiesto a cosa servisse questa tasca....” ).

Da quel momento in poi, produrre e diffondere audio, fosse esso musica o un programma radiofonico, costava circa un decimo di quanto poteva costare anche solo cinque anni prima, e molti pionieri del web iniziano a realizzare e distribuire autonomamente il loro programma radiofonico. Nel 2004 il giornalista Ben Hammersley parla del fenomeno in un articolo del The Guardian molto famoso, “Audible Revolution” suggerendo alcuni nomi per identificare questa nuova moda: “Ma come possiamo chiamarla? AudiobloggingPodcasting? GuerillaMedia?”. Il podcasting inizia a diffondersi in quegli anni quasi esclusivamente negli Stati Uniti, per un motivo molto semplice: l’assenza totale di una radio di stato con copertura nazionale.

Il Podcast in Italia

Fuori dagli States la musica (e non potrebbe usarsi figura più azzeccata) è totalmente differente. Non solo in Europa, ma persino in Canada la diffusione del podcast è lenta e guardata con diffidenza.

In Italia all’inizio il podcast era utilizzato dalle radio più grandi semplicemente come tecnologia per rendere disponibili i programmi tradizionali anche on-demand al di fuori degli orari di messa in onda. Nessuna produzione originale, quasi nessun investimento (il quasi è prudenziale)

Poi pian piano – complici molti fattori che esulano dallo scopo di questo blog – anche in Italia la diffusione fino ai tempi odierni: una ricerca condotta da Nielsen rivela che gli ascoltatori italiani abituali di podcast sono passati da 850.000 a 2.700.000, nel giro di tre anni, con una crescita del 217%. Complice anche i due anni di reclusione o libertà vigilata per Covid…

Di fatto ad oggi possiamo dire, guardando agli ultimi 25 anni, che i podcast hanno ridefinito la grammatica dell’audio perché se prima era possibile ascoltare un programma audio/radio solo quando lo stesso andava in onda, ora è possibile scaricarlo e ascoltarlo a piacimento con tempi e logiche totalmente autonome.

In genere si fa scaricando APPLE Podcast, oppure Google Podcast sugli smartphone Android, con la medesima logica: guardare i vari programmi disponibili, vedere le loro puntate, scegliere di riprodurli e di iscriverti.

Bene, abbiamo visto insieme cos’è un podcast, come è nato e cosa significa. Abbiamo anche visto come se ne usufruisce: non ci resta che sdraiarsi sul divano e cominciare. Buon ascolto!!

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