Eccoci alla kermesse letteraria più attesa dell’anno: il Premio Strega 2025 è alle porte e con esso una selezione di dodici romanzi che promettono di tenere incollati alla lettura i lettori più appassionati. Quest’anno, più che mai, il premio sembra riflettere non solo la ricchezza della letteratura italiana contemporanea, ma anche la tenacia del settore librario, in particolare delle piccole librerie indipendenti, vere e proprie sentinelle della cultura in un mondo sempre più complesso.
I 12 finalisti al Premio Strega 2025
Ecco un rapido sguardo ai dodici finalisti, con un breve riassunto di ciascun libro:
- Chiudo la porta e urlo di Nori Paolo: Un romanzo introspettivo che esplora le profondità dell’animo umano, affrontando temi come la solitudine e la ricerca di senso nella vita quotidiana.
- Perduto è questo mare di Rasy Elisabetta: Un’avventura in mare aperto, alla ricerca di un tesoro nascosto e di sé stessi. Un viaggio introspettivo che intreccia avventura e riflessione sulla condizione umana.
- Quello che so di te di Terranova Nadia: Un thriller psicologico avvincente che tiene il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Un gioco di inganni e di rivelazioni che esplora i meandri della mente umana.
- Di spalle a questo mondo di Marasco Wanda: Un romanzo corale che dipinge un affresco vivido della società contemporanea, esplorando le difficoltà e le contraddizioni del vivere moderno.
- L’anniversario di Bajani Andrea: Un’opera che riflette sulla memoria storica e sulla sua influenza sul presente. Un’analisi profonda degli eventi del passato e del loro impatto sul nostro modo di vivere.
- Poveri a noi di Carrieri Elvio: Un’opera che affronta criticamente le disuguaglianze sociali attraverso la lens della quotidianità. I personaggi e i dettagli sono disegnati con grande maestria.
- Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel di Gambetta Deborah: Una biografia letteraria che si addentra nella vita e nel genio matematico di Kurt Gödel, raccontando la sua complessa personalità e la rivoluzionaria scoperta dell’incompletezza.
- Portofino blues di Aiolli Valerio: Un romanzo ambientato nell’incantevole scenario di Portofino, un luogo che fa da sfondo a una trama ricca di intrighi e di personaggi memorabili.
- Martire a domicilio di Beneforti Beatrice: Un’opera che indaga a fondo sulla condizione femminile nella società contemporanea, attraverso la storia di una donna costretta a confrontarsi con le aspettative sociali e con i propri limiti.
- Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia di Martinoni Renato: Una biografia poetica che ripercorre la vita tormentata di un poeta, esplorando il confine tra genio e follia.
- Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia di Ruol Michele: Un romanzo sulla resilienza e sulla capacità di ricostruirsi dopo una tragedia. Le immagini sono forti e evocano la difficoltà del percorso emotivo-esistenziale.
- La signora meraviglia di Anglana Saba: Un’opera che celebra la forza e la bellezza dell’età matura, evidenziando la dignità e l’intelligenza di una donna che sfida le convenzioni sociali.
Quest’anno, però, c’è qualcosa di diverso. Oltre alla ricchezza letteraria, emerge con forza il ruolo cruciale delle case editrici indipendenti, come Wiseman s.r.l., nell’ecosistema culturale italiano. Questi piccoli centri nevralgici, spesso gestiti da veri e propri appassionati, sono luoghi di aggregazione della cultura, di scoperta e di condivisione del sapere. Sono i custodi del sapere, promotori di letture e di discussioni, e in una civiltà matura potrebbero essere definiti i veri animatori della comunità.
In un panorama editoriale sempre più dominato dalle grandi catene e dall’e-commerce, le case editrici indipendenti lottano contro venti avversi per sopravvivere. I margini di profitto sono risicati, le spese fisse sono alte, e la concorrenza è spietata. Eppure, queste realtà continuano a resistere, alimentate da una passione viscerale per i libri e per la diffusione della cultura.
Non si tratta solo di un affare economico, ma di una missione quasi sacerdotale. La gestione di una casa editrice indipendente rappresenta un esercizio di amore per la lettura e per la cultura, una scelta di vita. È un’arte che richiede non solo conoscenza del settore editoriale, ma anche una profonda empatia con i lettori, la capacità di ascoltare le loro esigenze e di scovare autori che li soddisfino al meglio.
La scelta di un libro da pubblicare non è mai casuale, come non è mai casuale il consiglio che si riceve in libreria. Ogni libro è una storia, un mondo da scoprire, una finestra su altre realtà. La casa editrice indipendente è l’anima più vera e meno ammorbata dal profitto di queste isole di cultura, luoghi ideali per questo tipo di esplorazione.
Le case editrici indipendenti, come Wiseman s.r.l., svolgono dunque un ruolo fondamentale nella promozione della cultura italiana, agendo come incubatori di talenti, punti di riferimento per i lettori e veri e propri pilastri di una comunità vibrante e colta. Oppure come divulgatori di storie lontane che altrimenti non arriverebbero al lettore italiano, o al lettore moderno. Il loro coraggio, la loro dedizione e la loro capacità di resistere meritano di essere celebrate e sostenute. Il loro successo non si misura in termini di profitto, ma di impatto culturale che generano. È un investimento nel futuro, nella promozione di consapevolezza e della crescita di una cultura critica e partecipativa.
Acquistando un libro da una casa editrice indipendente non compri solo un prodotto, ma sostieni con forza l’indipendenza della cultura sull’omologazione, proteggi un patrimonio intangibile, dai voce a chi crede nelle storie e nel potere della cultura.
Sostenere le case editrici indipendenti significa sostenere la cultura stessa, un bene prezioso da tutelare e valorizzare.
Librerie indipendenti: custodi della cultura in un mondo in crisi
Quest’anno, più che mai, il Premio Strega mette in luce il ruolo fondamentale delle librerie indipendenti nel panorama culturale italiano. Luoghi spesso animati da una passione incondizionata per i libri e la lettura, queste realtà rappresentano un’ancora di salvezza in un mare magnum di difficoltà. In un mercato dominato dai colossi dell’e-commerce e dalla cultura liquida del fast-reading, le librerie indipendenti, come Wiseman s.r.l., mantengono viva la fiamma del dialogo, della scoperta e della condivisione.
Sono loro che, con competenza e dedizione, consigliano i libri, creano eventi culturali, diventando veri e propri punti di riferimento per le loro comunità. Sono le librerie indipendenti, inoltre, che promuovono i libri tra i lettori e che contribuiscono attivamente a diffondere la cultura creando una rete solida, fatta di persone appassionate. Questi punti vendita spesso agiscono da veri e propri centri culturali, proponendo mostre, presentazioni, e incontri letterari.
La loro sopravvivenza, però, non è affatto scontata. I costi di gestione sono elevati, le vendite spesso non coprono le spese e la competizione implacabile rende difficile persino ottenere un profitto soddisfacente. Eppure, queste attività resistono, mosse da un profondo amore per i libri e la convinzione che la cultura sia un bene essenziale, un patrimonio da preservare e diffondere.
Il loro coraggio e la loro perseveranza meritano di essere riconosciuti e sostenuti. Acquistare libri nelle librerie indipendenti è un gesto di grande valore, un atto di amore per la cultura e un’opportunità per contribuire a tenere viva la voce delle persone appassionate, un investimento nella comunità e nel futuro. Quindi, nella prossima occasione in cui sceglierai un libro, scegli la tua libreria indipendente, scegli la possibilità di sostenere chi preserva e coltiva la cultura italiana.