Conoscere la nomenclatura corretta del libro non è un’informazione secondaria: ad esempio, sapere le differenze tra una rilegatura e un’altra ci aiuta a riconoscere la fattura pregiata o economica di un prodotto, oltre a darci indicazioni su come trattarlo per non rovinarlo. È molto più che un esercizio mnemonico o un argomento per far sfoggio della propria erudizione!
1- Fascetta
Partiamo da quella che è un’invenzione moderna: la fascetta è una striscia di carta colorata appariscente che avvolge i libri trasversalmente, riportando slogan pubblicitari, notizie sull’autore o per sottolineare il successo del libro e invogliare il compratore.
Assente nel libro antico e nei formati tascabili odierni, si è diffusa in certa editoria per cavalcare la necessità di collegare il prodotto alla campagna pubblicitaria.
In Italia sono molto diffuse e spesso sono state oggetto di ironia per la loro tendenza a esagerare, soprattutto riguardo a cifre di vendita non facilmente riscontrabili. Assolta la loro funzione promozionale, in genere finiscono bellamente relegate in un cassetto…
2- Sovracoperta
Sovraccoperta o sovracoperta? Si trovano entrambi i termini, quindi li riterremo corretti entrambi.
I libri con rilegatura cartonata, quali edizioni più curate, vengono generalmente rivestiti da una sovraccoperta, cioè un foglio in cartoncino o carta plastificata che avvolge completamente il libro. In questo caso, la sovraccoperta sostituisce la copertina nella sua funzione promozionale ed è su di essa che viene riportata la grafica, con tutti i dati relativi all’opera, lasciando alla copertina il solo scopo strutturale, senza alcuna scritta o grafica se non, a volte, il titolo, l’autore e l’editore.
Come per la fascetta, anche la sovracoperta potrebbe risultare scomoda durante la lettura e di solito, se non viene sfruttata come segnalibro, è riposta in attesa del posizionamento del volume nella libreria.
3- Controguardia
Le “carte di guardia” o “sguardie” o “risguardi” o “controguardie” sono dei fogli piegati in due parti che vengono incollati all’interno della copertina e sulla prima pagina dei fascicoli del testo, diventando la prima e l’ultima pagina del libro stesso. In genere sono più resistenti delle altre pagine e possono essere bianchi, colorati o stampati a fantasia (nei libri antichi si usava una pregiata carta marmorizzata).
Nella brossura i riguardi mancano del tutto non essendo utili per quel tipo di rilegatura, ma possono essere simulati nei primi fogli con effetti di stampa nel tentativo di attribuire pregio al libro.
4- Coperta o Copertina
La coperta del libro moderno è costituita da 2 cartoni rigidi, chiamati “piatti” e dal dorso per le rilegature rigide oppure dal cartoncino meno spesso che avvolge e tiene incollato il blocco dei fogli della brossura. Nei primi libri, la sua funzione era prettamente pratica e serviva a proteggere il manoscritto e renderlo facilmente consultabile. Nel libro moderno ha acquisito una finalità estetica e promozionale rilevante, diventando di fatto il primo biglietto da visita verso il lettore, volta a catturare la sua attenzione e poi il suo acquisto.
Nelle edizioni maggiori, il suo ruolo pubblicitario è sostituito dalla sovraccoperta (vedi sopra)
Il “piatto” come detto è uno dei due cartoni rigidi che costituiscono la copertina del cartonato (nella brossura è improprio parlare di piatto, perchè si utilizza un cartoncino unico). Si distinguono
- Piatto superiore o Prima di copertina o semplicemente Copertina essendo dal punto di vista grafico la parte più in vista del libro
- Piatto inferiore o Quarte di copertina o meglio conosciuta come Quarta per il ruolo promozionale che ha assunto in epoca odierna.
Nota di erudizione: La più antica copertina illustrata oggi conosciuta ricoprì le Consequentiae di Strodus, libretto stampato a Venezia da Bernardo da Lovere nel 1484, secondo quanto riportato dal nel Dizionario biografico degli italiani, Istituto dell’Enciclopedia Italiana.
5-6-7 Tagli
il taglio è la superficie del fascicolo dei fogli visibili e libro chiuso, ovvero la parte del libro non fissata con la rilegatura.ci sono tre tagli: quello superiore o di testa, quello di fronte o concavo, quello inferiore o piede.
In genere nella moderna editoria sono bianchi, ma nel passato, soprattutto per edizioni di pregio, i tagli venivano colorati, decorati in oro o in colori sgargianti, a volte cesellati per distinguerne particolari tipologie, come ad esempio i libri religiosi o di valore.
Altre definizioni
Il numero 8 ed il numero 9 identificano le pagine pari e le pagine dispari: per non offendere il lettore tralasciamo la definizione di tali elementi, rimandando ad un altro approfondimento l’anatomia delle pagine iniziali e finale del libro, ciascuna con un nome ed una funzione particolari.
Ci concentreremo qui su alcuni termini particolari che di tanto in tanti si possono trovare, e che riguardano sopratutto il libro antico:
- Dorso o Costa: chiamata anche costola, è la parte della rilegatura che copre le pieghe dei fascicoli, cuciti o incollati.è la parte visibile quando il volume è riposto in libreria dettaglio e riporta generalmente titolo, autore, editore.
- Cerniera: E’ la congiunzione tra piatto e dorso nella rilegatura cartonata: in questo punto è la tela – o più spesso la carta – che tiene saldo il piatto al dorso per consentire l’apertura completa del libro. Nella legatura in brossura è assente.
- Angolo: sono le estremità esterne dei piatti, nella parte opposta al dorso.completamente assenti nella moderna editoria, in alcune edizioni molto pregiati di libri antichi l’angolo veniva protetto da un’applicazione in materiale pregiato in pelle, metallo, argento.
- Unghia: chiamata anche unghia Tura o cassa e la parte dei piatti del libro cartonato che sporge rispetto al fascicolo dei fogli del testo.si chiama così perché consente di aprire il libro con la punta del dito facendo appunto leva sull’unghia anche se di minor rilievo è presente anche in alcune brochure e con alette.
- Alette; chiamati anche bandelle sono, se presenti, i risvolti di copertina oppure la parte interna della sovracoperta, indispensabile per tenere insieme copertina e sovracoperta. Utili spesso anche come segnalibro, si distinguono in anteriore, o seconda di copertina dove in genere viene stampata la trama o un claim pubblicitario, e posteriore, o terza di copertina, dove in genere è stampata la biografia dell’autore.
- Prima di copertina: è il piatto superiore,, ossia la prima facciata della copertina o della sovracoperta.
- Quarta di copertina: è il piatto inferiore cioè l’ultima facciata della copertina o della sovraccoperta e viene usata oggi a scopo promozionale. A seconda della scelta della casa editrice, riporta note sull’opera e sull’autore oppure una frase rappresentativa del testo dell’opera stessa oppure le critiche di rilievo che l’opera ha ricevuto dalla stampa internazionale.